Le Chiacchiere di Iginio Massari sono irresistibili: leggere, friabili, gustose e in più assorbono pochissimo olio.
Volete sapere il perché? Il segreto sta nell’utilizzo della farina manitoba.
Il Maestro spiega che questa farina è ricca di glutine e ha la capacità di stendersi sottilissima, senza rompersi. Si utilizza nei fritti che hanno la necessità di svilupparsi senza lieviti, assorbendo davvero pochissimo olio.
Ho scoperto questa ricetta grazie al blog della bravissima Assunta e, grazie ai suoi preziosi consigli, ho ottenuto un risultato davvero soddisfacente!
Preparatele per Carnevale e poi mi direte, sono di una leggerezza e di una bontà uniche!
Non dimenticate di accompagnarle con un buon (finto) sanguinaccio, la ricetta qui.
CHIACCHIERE di IGINIO MASSARI
Ricetta liberamente tratta e parzialmente modificata dal blog La Cuoca Dentro di Assunta Pecorelli
dal libro Non solo zucchero 2 di Iginio Massari
Ingredienti
500 g di farina manitoba
(la mia manitoba “0” bio aveva 14,4 come valore di proteine, un valore perfetto per un grande lievitato e così, dietro consiglio di Assunta, ho mixato farina manitoba e farina 00 in questa proporzione:
350 g di farina manitoba e 150 g di farina 00.
Leggete sempre, sulla confezione della farina, la tabella relativa al valore delle proteine. In questo modo potrete regolarvi)
60 g di zucchero semolato
60 g di burro morbido
175 g di uova
(sono 3 uova medie e un po’ ma, mi raccomando, pesatele!)
5 g di sale fino
(per me 1 g e mezzo e le ho trovate perfette)
50 g di marsala
la buccia grattugiata di un limone non trattato
un cucchiaino di estratto di vaniglia Bourbon o i semini di una bacca
Per la frittura:
olio di arachide q.b.
(per la mia friggitrice, circa 1 lt e 200)
zucchero a velo non vanigliato per la finitura
In planetaria (gancio) o a mano sul piano da lavoro, mettete la farina setacciata e poi al centro lo zucchero, il burro morbido, le uova, il sale, il marsala, la buccia grattugiata di limone, la vaniglia.
Impastate fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
Lasciate riposare l’impasto, coperto con pellicola alimentare, a temperatura ambiente per un’ora circa.
Trascorso il tempo di riposo, stendete la pasta molto molto sottile con il matterello o con la sfogliatrice (io ho steso a mano) poca per volta, tenendo la rimanente sempre coperta da pellicola alimentare.
Ricavate dei rettangoli, non troppo stretti, con la rotella tagliapasta e incideteli al centro.
Preparatene poche per volta e friggete man mano in olio caldo a 175/176°C. E’ importante non superare questa temperatura. Rigiratele velocemente, dovranno essere dorate.
Lasciate sgocciolare su carta assorbente o carta per fritti e, una volta fredde, spolverizzate con abbondante zucchero a velo.
Sono state un successone, piene di bolle e digeribili rispetto agli altri fritti.
Ancora grazie Assunta per i consigli e per la condivisione del tuo sapere <3
Un abbraccio a tutti!!!
Assunta says
La cucina è innanzitutto condivisione, cara Valentina, e io sono stata davvero felicissima di aver avuto la possibilità di dare il mio supporto ad una bravissima pasticcera come te!!
Le chiacchiere….e che te lo dico a fare? 😀
Impossibile realizzarle più belle delle tue: perfette!!! <3
Valentina says
Grazie Assunta, ancora grazie di cuore per i tuoi consigli e la tua disponibilità e gentilezza <3 La condivisione rende tutto più bello e più prezioso. Queste chiacchiere mi hanno conquistato e me ne sono innamorata! Ti abbraccio con affetto :**
Francesca P. says
Voglio arrivare subito con la speranza di far presto e di trovare ancora in tavola queste frappe così dorate e bellissime prima che finiscano! Perchè immagino quanto sia difficile resistere… 🙂 Sono venute benissimo, l’aspetto parla e si capisce che sono leggere e friabili, che scrocchiano in bocca!
ps: abbiamo le stesse cannucce, ehehe!
Valentina says
Franci sei arrivata in tempo, ce ne sono ancora! ^_^ Grazie di cuore e un abbraccio forte forte! P.s.: siiii sono scrocchiarelle!!! 😀 :*
Laura says
Ciao cara! Come va? Bellissime queste chiacchere !! Il trucco di Massari non lo conoscevo, devo provare! ?un bacio?
Valentina says
Tutto bene Laura, stanchina in questi giorni ma tutto ok dai!! Provale, ti piaceranno moltissimo! 😉 Un abbraccio grande :*
Debora says
Certo un bel connubbio: la tua bravura e quella di Assunta!!! Queste frappe sono perfette.
baci carissima
Elisa russo says
Devo dire che con la Manitoba non le avevo mai fatte. Ricetta da salvare per sperimentare. Sono bellissime!!! ❤️❤️
Silvia Brisi says
In effetti sono davvero perfette, brava Vale e brava Assunta!!
Non sapevo dell’ uso della manitoba, però è vero, è una farina che si stende benissimo senza rompersi, non ci avevo mai pensato!!!
Come sempre da te trovo uno splendore di ricetta!!
Un bacione cara, buona serata!!
Petitpatisserie says
Non sapevo questo trucchetto della manitoba!!
E grazie a te Vale per averlo a tua volta condiviso con noi! ?
Baci
Serena
Lalla says
Pur non amando le frappe sono arrivata fin qui per scoprire il segreto di quelle splendide bolle e leggerezza che traspare dalla foto. Che ti dico? Ho finito di cenare e una così…al volo la prendo.
Aggiungi sempre qualcosa nelle tue ricette.
marina says
vale le ho già fatte con la tua ricetta e ne ho fatto una scorpacciata ma avevo deciso di non replicare! Ma quasi quasi provo anche queste, sono bellissime! un abbraccio e buona serata
Simo says
Sono perfette tesoro, così come tutte le tue creazioni del resto!! Bacione cara……ti rubo una chiacchiera e scappo, ehehehe 😉
lisa says
Complimenti a te e ad Assunta, sono bellissime!
Mi fanno venire proprio voglia di provarle, mai fatte con la manitoba
arianna says
Siamo tutti di frappe in questo periodo (da noi si chiamano così!) sarà che sono buonissime anche se si fanno solo questa settimana? 😉
Fabio says
Massari è troppo una garanzia! Hanno un aspetto fantastico! Porto il “sanguinaccio”, arrivo! 😀
Fabio
saltandoinpadella says
Sapevo la cosa dello spessore, me lo diceva sempre anche mia zia….più le tiri sottili e più vengono buone. Noi romagnoli con le sfoglie ci sappiamo fare 🙂 però non sapevo che con la manitoba si potesse tirare ancora più sottile, pensavo che avendo più glutine tendesse a diventare più tenace e quindi si stendesse peggio. Proverò sicuramente perchè Massari è un grandissimo
Antonella says
Ciao Valentina, le tue chiacchiere (che io chiamo cenci fritti) sono perfette come sempre. Non sapevo del ‘trucco’ della manitoba. io le faccio sabato e seguirò sicuramente questo consiglio. grazie!
Valentina says
Grazie a te, Antonella, allora fammi sapere! 😉 Un bacione!
speedy70 says
Il maestro Massari per me è sempre una garanzia… e tu sei stata bravissima, che golosità queste chiacchere!!!!!
Claudia says
Che belle anche le tue.. quante ne sto vedendo.. Mi state facedo rosicare.. Io st’anno nisba.. siamo a dietuzza per un pò.. 😀 Ne rubo un paio delle tue.. un bcione
Annalisa says
Semplicemente meravigliose…mmmmm che gola! Ciao Valentina, sempre bravissima! un abbraccio!
MArianna says
Beh che dire tra te a Assunta a bravura siete messe bene!!!!!! mi piace questa ricetta e poi Iginio per me è il massimo quindi mi butto e friggo e poi ti dico! Un bacio Vale <3
Valentina says
Grazie tesoro! Aspetto di sapere! 😉 Un abbraccio <3
ipasticciditerry says
Ma va? Vedi nella vita non si finisce mai di imparare. Non la sapevo questa cosa della manitoba nei fritti. Sono meravigliose queste chiacchiere ma del resto Massari è una certezza. Un abbraccio tesoro
Valentina says
Siii Terry anche io non conoscevo questa dritta e devo dire che vengono perfette così!!! Grazie tesoro, un abbraccione <3
zia Consu says
Da te non mi sarei aspettata niente di diverso..come sempre un capolavoro!
Valentina says
Bella che sei! Grazie di cuore <3
Valentina says
Grazie mille a tutti, un bacio grande e felice weekend!!! <3
Virginia says
Che gola che mi fanno queste chiacchiere! L’uso della farina manitoba è una novità per me e Massari è davvero un gran maestro…brava tesoro, ne prendo un paio con il caffè per stamattina ;-)! Bacioni cara e buon week end!
Vale says
ammetto che i “cenci” li preparo sempre con la mia ricetta… ma vedendo queste foto e la fonte non posso che stampare la tua ricetta e provarla al più prestoooooo!
Ti auguro un WE stupendo!
Marta says
Molto belle, con tutte quelle bolle devono essere davvero croccantissime. ?
Alice says
Quando si cresce non ci si maschera più e l’unica gioia carnevalesca che rimane è quella di godere dei golosissimi dolci di carnevale e tra tutti le chiacchiere come le chiami tu o le frappe come le chiamo io sono in assoluto le mie preferite, se poi ci metti la ricetta del maestro dei maestri…come si fa a non copiare?
baci
Alice
Luna says
Le ha fatte anche mia cugina ma non ho avuto l’occasione di mangiarle, ma mi ha detto che con la ricetta di Massari sono spettacolari. Ora le vedo qui e che golaaaaaaaaaa!
vale says
della manitoba proprio non lo sapevo e me lo segno!! davvero un consiglio utile! per il resto Vale io ne mangerei a chili…una tira l’altra e sono davvero troppo buone! Un bacione
Vale
El3naLiv says
Che buone le chiacchiere!! Nella mia regione si chiamano “cenci”. Ho provato a cucinarli la settimana scorsa ma li ho fatti al forno perché ho il marito a dieta, hihihi! La prossima volta proverò ad utilizzare la manitoba, grazie della dritta!! Un bacione!
Valentina says
Grazie!!! Vi abbraccio e vi auguro uno splendido inizio settimana! 🙂 <3
Audrey says
dire meraviglia equivale dir poco, sono uno spettacolo e tu sei sempre una super pasticcera 😉
un bacione tesoro e buona serata :*** <3
ely mazzini says
Spettacolo queste chiacchiere, davvero tanto, tanto golose, bravaaaaaaa!!!
Un bacione Valentina, buona serata e buon inizio di settimana 🙂
andrea says
buonissime!! peccato siano solo per carnevale :((
Paola says
Ciao Vale , queste bugie (da noi si chiamano così) sono una favola, un abbraccio
Lucia says
Che meravigliosa ricetta!
Quest’anno ho fatto le chiacchiere come le faceva la mia nonna, con l’impasto della spoglia (farina e uova) per far affiorare vecchi ricordi, ma queste che hai fatto tu sono senz’altro molto più buone, la ricetta me la segno! 😉 un abbraccio!
LAURA says
Dal meraviglioso risultato il trucco del maestro funziona, bravissima come sempre!!!
Baci
Valentina says
Grazie a tutti!! Un bacione! <3
mariabianca says
Ho sempre un dubbio a proposito della pesata delle uova………..si pesano con il guscio o senza? Credo senza.
Meravigliose,perfette!!!!!
Carmine says
Provate, bellissime ma per niente croccanti…sembravano appena fatte già stantie…cosa ho sbagliato?
Valentina says
Ciao Carmine, possono esserci diversi motivi. Il primo: non hai fatto riposare la pasta a sufficienza, quindi quando l’hai stesa hai avuto difficoltà perché sembrava si ritirasse su se stessa e fosse troppo elastica. In questo caso il minimo riposo è un’ora ma meglio ancora se riposa diverse ore; secondo: la pasta ha riposato a sufficienza ma non l’hai stesa abbastanza sottile. Se hai una sfogliatrice, ti sarà d’aiuto, altrimenti a mano ma deve essere una sfoglia sottilissima perché sennò in cottura le chiacchiere non cuoceranno bene; terzo: la temperatura dell’olio. E’ necessario un termometro: max 176°C perché se più caldo ti cuoce esternamente ma internamente la chiacchiera resta umida e non cotta bene. Riprova e fammi sapere! 🙂
deb says
Ciao, grazie mille per la gentile condivisione, non è da tutti!! Sono fantastiche davvero e sembrano scrocchiare dalla foto!! Ti chiedo gentilmente, non avendo manitoba, con cosa si può ottenere un risultato simile? Farina 1, 2, 0…. Boh??!?? Grazie mille. Vorrei provare!!
Valentina says
Grazie a te, cara Deb 🙂 La Manitoba è necessaria per questo tipo di ricetta, è proprio ciò che non deve mancare! La farina manitoba sviluppa la maglia glutinica e ti consente di avere una pasta molto, molto elastica e sottile, piena di bolle. Inoltre non assorbe olio. Puoi sostituire sicuramente con farina 00 ma non otterrai lo stesso risultato. Fammi sapere, ti abbraccio! :*
deb says
Grazie mille, che gentilezza!! Leggevo sopra che è consigliato far riposare anche più ore.. Ma in frigo o temperatura ambiente? Poi vado a prendere la manitoba ?
deb says
Ps. Eventualmente farina di farro?? ?